CITTA' SMERALDO E SMERALDO VILLAGE

INTERVENTO COGNITIVO-EDUCATIVO RESIDENZIALE PER GIOVANI CON AUTISMO

L'esigenza del progetto

AGSAV ONLUS riunisce un gruppo di circa trenta famiglie con bambini e ragazzi autistici e sindromi correlate. L’Organismo Mondiale di Sanità (OSM) definisce l’autismo “un disturbo dello sviluppo cerebrale di natura organica” la cui eziologia non è ancora definita. Il disturbo compare entro il terzo anno di età e comporta la compromissione qualitativa dell’interazione sociale, della comunicazione verbale e la comparsa di modelli di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipati.
L’autismo oggi colpisce un bambino su cento ed è quattro volte più frequente nei maschi rispetto alle femmine. Nella maggior parte dei casi l’autismo è associato a ritardo mentale di varia entità e in molti casi a epilessia, disturbi dell’umore, sindrome di tourette. Più del 50% di coloro che sono interessati da tale disturbo non raggiungerà mai un sufficiente grado di autonomia e capacità socio-relazionale e dunque avrà per sempre bisogno di un contesto di vita protetto e facilitato.

Attualmente l’autismo non è curabile, ma grazie a interventi precoci e mirati si possono ottenere miglioramenti sostanziali. Quasi tutti i soggetti autistici necessitano di assistenza continuativa per tutta la vita.

I destinatari sono ragazzi/e con sindrome autistica e gli obiettivi prefissati sono di migliorare la capacità di socializzazione ed interazione sociale tra loro, con gli educatori e con i pari normotipici nonché incrementare l’autonomia personale, prerequisito necessario per poter realizzare un percorso di crescita verso una maggiore consapevolezza di se stessi e conseguentemente di se stessi con gli altri.

Dott.ssa Gloria Cappello Trolese, Presidente
casa smeraldo

Città di Smeraldo

Obiettivo primario di questo progetto è quello di migliorare la capacità di socializzazione e interazione sociale tra i ragazzi/e, tra loro e gli educatori e tra loro e i pari normotipici, nonché di incrementare le autonomie personali, prerequisito necessario per poter realizzare un percorso di crescita verso una maggiore consapevolezza di se stessi e, conseguentemente, di se stessi con gli altri.
I ragazzi saranno seguiti da un gruppo di educatori, che attraverso un approccio comportamentale li accompagneranno in questo “viaggio” con la supervisione della dottoressa Lucia Piccin specialista comportamentale con BCBA, massima qualifica in ABA.
Le metodologie scientificamente più accreditate in campo autistico si basano infatti su interventi educativi-comportamentali in ambiente strutturato; tra questi l’Applied Behavior Analisys –(ABA) è indubbiamente il metodo più efficace e consigliato anche nelle Linee Guida Internazionali di NPI.
Nello specifico, attraverso la strutturazione degli ambienti e dei tempi supportati dall’alternanza stimolo/rinforzo e modellando gradualmente i comportamenti, è possibile insegnare ai soggetti con autismo a comunicare e anche a raggiungere quelle abilità spesso loro precluse.

Città di Smeraldo con il suo ambiente familiare permetterà di “allenarsi” più verosimilmente per poi trasferire facilmente nella quotidianità quanto acquisito.

Obiettivi e Sviluppo

Verrà loro insegnato a migliorare la cura della persona:

  • lavarsi
  • vestirsi
  • riordinare
  • preparare la tavola
  • fare la lista della spesa, scegliere e acquistare gli alimenti al supermercato
  • cucinare
  • mangiare correttamente con l’uso delle posate

A tutto ciò si affiancherà un lavoro mirato a sviluppare la capacità socio-relazionale attraverso lo sviluppo di:

  • contatto oculare
  • attenzione congiunta
  • decodificazione della consegna
  • adeguamento del comportamento al contesto
  • riconoscimento e rispetto delle regole sociali
  • sviluppo e ampliamento della capacità di comunicazione (verbale e anche attraverso
    supporti visivi o uso dei segni)
  • incremento e ampliamento della comunicazione con gli educatori prima e con i pari dopo

Città di Smeraldo Village

Il progetto Città di Smeraldo Village vede la creazione di una struttura – un appartamento di 240 metri quadrati, due dependance, quattromila metri quadrati di giardino – a Cavallino-Treporti (Venezia) a pochi metri dal mare, attorniato dal verde in una zona tranquilla e allo stesso tempo vicino al centro per non essere isolato, bensì inserito nel contesto urbano.
Città di Smeraldo Village ha l’ambizione di rappresentare quel luogo dove ogni uomo rielabora le esperienze personali, il luogo in cui si dà un peso, in cui si misura e si dà un valore, dove si distingue tra bene e male, dove si riflette su ciò che è stato per arricchirsi di nuove esperienze per affrontare e misurare ciò che sarà: è il luogo della coscienza. L’obiettivo del progetto è creare un ambiente dove i ragazzi con l’aiuto di un’equipe possano prendere coscienza delle loro capacità, svilupparle e migliorarle con l’intento di raggiungere sempre maggiore autonomia, autostima e identità attraverso la creazione di percorsi individuali in un contesto di “gruppo-appartamento” che rende possibile al contempo anche lo sviluppo delle abilità relazionali e sociali.

La Struttura

Al piano terra un’ampia sala da giorno, una cucina professionale, una stanza studio, una camera per un educatore e un bagno padronale. Al piano superiore quattro camere ciascuna con il proprio bagno.

La settimana è stata pensata in modo da prevedere attività utili alla progressione individuale, riducendo al minimo l’improvvisazione e gli imprevisti e comunicata tramite visualizzazione appesa in ogni camera dei ragazzi e/o nell’angolo personale della zona giorno.

– direttore del progetto;
– sei educatori (due turnazioni, due persone, che lavorano in coppia – ogni coppia ha un referente – un operatore per il turno di notte e un sostituto ferie);
– un analista comportamentale (BCBA) responsabile della formazione degli educatori e della predisposizione degli obiettivi del progetto;
– Uno psichiatra di riferimento.

– 10 ore di formazione interna prima dell’avvio del progetto;
– formazione in itinere con la presenza del supervisore (BCBA);
– presenza costante dell’educatore referente del progetto;
– 2 ore di equipe settimanale con tutti gli operatori e l’educatore referente;
– un incontro di supervisione al mese;
– sostituzione ferie con operatore appartenente stabilmente al gruppo di lavoro;
– comunicazione tramite diario informatizzato per ogni ragazzo, “quaderno di bordo” e gruppo WhatsApp dedicato.